Ipertensione felina: facciamo prevenzione!

Si stima che circa 2/3 di proprietari di gatti non abbia mai sentito parlare di ipertensione, soprattutto per la natura subdola della malattia: l’ipertensione è definita infatti “killer silenzioso” per l’assenza di sintomi specifici fino a che non arreca danni gravi e spesso irreversibili ad organi come reni, occhi, cuore e cervello!

Gli studi scientifici hanno rilevato che almeno un felino su sei oltre i sette anni d’età può soffrire di ipertensione, a maggior ragione se affetto da insufficienza renale cronica o ipertiroidismo. Pur se così diffusa e pericolosa, l’ipertensione felina non è però una malattia conosciuta. Le rilevazioni statistiche dimostrano, infatti, che il 74% dei proprietari di gatti non la conosce e non ne ha mai sentito parlare.

L’ipertensione felina è una condizione di pressione sistemica elevata che molto spesso sfugge all’individuazione nel gatto che ne è afflitto e si rivela una patologia subdola, ma spesso invalidante. Molte volte si associa ad altre malattie e raramente è una condizione primaria. Tra le più frequenti patologie associate a ipertensione troviamo la malattia renale cronica e l’ipertiroidismo felino.

L’ipertensione felina è più comunemente una condizione che interessa l’animale anziano o comunque maturo.

Non c’è un’età precisa per la sua comparsa perché talvolta le patologie associate a ipertensione, seppur raramente, possono insorgere in età più giovane (come facilmente accade alla malattia renale).

La misurazione della pressione nella visita di routine dei nostri gatti è un esame semplice, non invasivo e può fare da campanello d’allarme, specialmente se si è a conoscenza di problematiche come quelle citate in precedenza che già li interessano, o se assumono determinati farmaci (come il cortisone per esempio). Comunque, una visita veterinaria dopo i 6/7 anni di età costituisce una valida ed efficace prevenzione della malattia.

Notare i sintomi legati all’ipertensione è piuttosto difficile in stadi precoci e questa è la ragione per cui la prevenzione è fondamentale, anche perché se si arriva a notare i sintomi della patologia, significa che reni, sistema nervoso, occhi (cecità improvvisa) e cuore sono potenzialmente già danneggiati.

Non ci sono particolari predisposizioni di razza, ma vanno osservate con attenzione quelle che possono soffrire di malattia renale cronica a causa di patologie congenite (come la malattia del rene policistico nel persiano e nel british o l’amiloidosi negli abissini, nei siamesi e negli orientali).

Come curare l’ipertensione felina?

Le cure dell’ipertensione felina consistono nell’assunzione di un farmaco a lungo termine che deve essere prescritto e scelto dal medico veterinario a seconda della condizione clinica del paziente. Si tratta di farmaci anti-ipertensivi che richiedono comunque un monitoraggio nel tempo e una massima attenzione nelle dosi somministrate perché possono risultare pericolosi se non perfettamente dosati.

Rimane importantissima, quindi, la prevenzione che consiste nelle visite di routine dal veterinario e che comprende anche la misurazione della pressione. Questo non permette di evitare la patologia, ma sicuramente di diagnosticarla in maniera precoce, evitando così le conseguenze più pericolose che l’ipertensione potrebbe comportare nel tempo.

Categorie

Archivi

back