Fonte: https://www.healthline.com/nutrition/omega-3-6-9-overview

Esistono diversi  tipi di Omega3, che differiscono per struttura chimica e forma.

I tre più comuni sono:

  • EPA (Acido eicosapentaenoico): aiuta a ridurre l’infiammazione e può anche ridurre I sintomi della depressione (2, 3).
  • DHA (Acido docosaesaenoico): costituisce circa il 8% del peso del cervello ed è estremamente importante nelnormale sviluppo e nel supporto delle funzioni cerebrali. (4).
  • ALA (Acido Alfa-linolenico): può essere convertito all’interno dell’organismo in EPA e DHA ma in maniera minima (5%). ALA viene principalmente utilizzato dall’organismo come fonte di energia (5).

Gli Omega-3 sono una componente essenziale delle membrane cellulari ed hanno una serie di importantissime funzioni quali:

  • Supporto all’attività cardiaca e circolatoria 10).
  • Supporto allo sviluppo cerebrale nel periodo infantile
  • Controllo del peso corporeo
  • Supporto alla funzionalità del fegato
  • Azione antiinfiammatoria: ridurre l’infiammazione aiuta a contrastare una serie di patologie croniche (22, 23, 24).
  • Prevenire la demenza senile
  • Migliorare la salute delle ossa: soggetti che assumono alti livelli di Omega-3 tendono a mostrare una migliore densità ossea.

Le fonti di Omega-3 possono essere vegetali, quali legumi, noci, mandorle, semi di lino, ricchi di acido alfa-linolenico (ALA) o animali, nello specifico i pesci che vivono in acque fredde (come aringa, sardina, salmone, tonno) ed oli da essi estratti, ricchi di acido eicosapentaenoico (EPA) ed acido docosaesanoico (DHA).

L’attività antinfiammatoria viene riconosciuta soprattutto ad EPA, parzialmente a DHA, mentre ALA sembra esserne sprovvisto. Infatti è importante considerare che gli Omega-3 di origine vegetale (Olio di semi di lino, olio di semi di girasole, etc) quando assunti, vengono convertiti dall’organismo in quantità minima (meno del 5%) in EPA.

Questo vuol dire che l’assunzione di Omega-3 di origine vegetale non determina l’effetto antinfiammatorio desiderato, che si ottiene, invece, attraverso l’assunzione diretta di Omega-3 di origine animale (olio di pesce).

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