Vitamina C: quando va integrata?

La Vitamina C, o acido ascorbico, appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, ovvero che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso la dieta.

Le principali fonti alimentari di acido ascorbico sono agrumi, kiwi, mele, fragole, peperoni, prezzemolo e, in misura minore, alimenti di origine animale come fegato e latte. La Vitamina C è nota soprattutto per le sue proprietà immunitarie e antiossidanti, ma svolge un ruolo fondamentale anche nei processi di sintesi di proteine e lipidi.

A differenza di noi umani, i nostri animali domestici sono in grado di produrre in maniera efficace questa vitamina a livello epatico, quindi per un animale sano e non sottoposto a particolari stress l’assunzione di Vitamina C non è strettamente necessaria. Tuttavia, vi sono casi in cui l’integrazione si rende molto utile.

L’integrazione di Vitamina C per cani e gatti

Nell’animale anziano, ad esempio, aumenta il fabbisogno di antiossidanti e l’acido ascorbico contribuisce a rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Inoltre, in caso di stress (che può essere provocato da diversi fattori, come la crescita rapida  nel cucciolo, le vaccinazioni o gli interventi chirurgici) i livelli di Vitamina C normalmente prodotti tendono a diminuire, rendendone necessaria l’integrazione.

Studi scientifici hanno poi sottolineato l’importanza dell’attività antiossidante dell’acido ascorbico in animali affetti da malattia renale cronica, una patologia molto diffusa fra cani e gatti, dimostrandone l’efficacia nel rallentare la progressione della malattia. Per questo motivo le diete per animali nefropatici sono integrate con Vitamina C, presente però in quantità insufficienti per raggiungere il dosaggio giornaliero efficace indicato dalla letteratura (corrispondente a 100 mg nel gatto e 100-500 mg nel cane in funzione della taglia).

NormaPhos™plus e NormaPhos™plus XL, appartenenti alla nostra linea renale, contengono Vitamina C altamente pura e con la somministrazione quotidiana di un misurino di prodotto (equivalente a 26,7 mg e 31,8 mg rispettivamente) è possibile ottenere il dosaggio di acido ascorbico utile per rallentare il decorso della malattia renale cronica.

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